Non c’è festa popolare in Sicilia dove mancano i “turrunari”. Il torrone infatti è diffuso in tutta l’isola. L’origine del dolce è araba, come lo è anche la parola qubbayt, che in siciliano è diventata “cubbàita”. Originariamente era fatto con miele, mandorle e “giuggiulena”, semi di sesamo lasciati dagli arabi a Siracusa. Molte le varietà dei torroni per ingredienti. Un tempo si preparava a Licata la “cicirata”, con ceci tostati e cotti nel miele. I più noti di oggi sono quelli con mandorle e pistacchio, tradizionali a Paternò per la patrona S. Barbara, o ricoperti di cioccolata, molto diffusi a Piazza Armerina. Poi ci sono i torroni con nocciole.
Ingredienti per 4 persone
1 Kg di mandorle sgusciate
1 kg di zucchero
1/2 limone (da usare come spatola per spianare il torrone)
Olio d’oliva q. b.
Come procedere
Immergete per un paio di minuti le mandorle in acqua calda ed eliminate la loro pellicola. Versatele in un tegame, aggiungete lo zucchero e fate cuocere a fuoco molto basso, mescolando continuamente evitando che lo zucchero si attacchi al fondo. Quando sarà sciolto e avrà assunto un colore dorato, togliete il tegame dal fuoco. Nel frattempo avrete unto con olio il tavolo di marmo. Versatevi il torrone velocemente e spianatelo con l’aiuto di mezzo limone. Quando sarà raffreddato, tagliatelo a pezzi con un coltello robusto.
Difficoltà: Facile