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Luogo
Paese del basso Monferrato il cui abitato si concentra su di una piccola altura alla sinistra del rio Monale, affluente del Triversa. Nelle colline circostanti si possono trovare numerosi fossili, in particolare conchiglie, risalenti all’Era terziaria.
L’origine del paese è incerta; forse longobarda, o più probabilmente franco-alamanna. Il nome originario latino è Mons Natalis. Verso il 1160 il feudo relativo risulta essere sotto la signoria di un Oberto figlio di Amadeo. Monale, grazie anche alla sua posizione strategica, si qualifica nel Basso Medioevo come uno dei più importanti consortili fra quelli dell’Astigiano.
Nel 1200/1300, all’epoca delle contese tra guelfi e ghibellini, i discendenti di Oberto di Monale si alleano con questi ultimi. All’inizio del ‘300 i guelfi, riuniti intorno al gruppo dei Solaro, dopo aver conosciuto un primo momento di sconfitta, ritornano in forze, riprendono il dominio di Asti, e le loro truppe, al comando di Guglielmo di Mombello podestà della stessa Asti, si danno a conquistare e distruggere i castelli in mano ai ghibellini. Monale cade nel 1305, il suo castello è raso al suolo “sino alle fondamenta”, ed i suoi signori sono, in parte uccisi, in parte cacciati dalla città e scompaiono dalla scena.
Il paese è ora in mano ai guelfi, che per impedire che i loro rivali si riorganizzino, costruiscono una Bastita (casamento in legno usato negli assedi). Monale ha quindi due castelli: quello propriamente detto, oggi noto come Castello Scarampi, e la Bastita, che nel frattempo è diventata un edificio in muratura. Ed i suoi feudatari si chiamano signori di Monale e Bastita.
Monale, con i paesi circonvicini, seguì la storia all’ombra di Asti, che passò dal dominio dei Visconti e degli Orléans a quello dei Savoia, per integrarsi, con il Risorgimento, nel Regno d’Italia.
Attrattori
IL CASTELLO SCARAMPI
L’attuale castello, costruito alla fine del Trecento ad opera degli Scarampi sorge poco più in basso del precedente, distrutto nel 1305 durante l’attacco fatale da parte dei guelfi capeggiati da Guglielmo di Mombello. La pianta e’ grossolanamente ad U. I lati più antichi sono quello verso Est (che costituisce la base della U) e quello verso Sud, cioe’ verso la Chiesa;essi conservano il fregio a “dente di sega” sotto la merlatura, che ingentilisce tutta la massa dell’immobile, costituendone un’interessante particolarita’. Sopra il fregio e’ ben visibile la merlatura originaria del tipo “a coda di rondine”. Il Castello e’ posto in un ampio parco con frutteto giardino “all’italiana”.
LA BASTITA
Sorge su un terrazzamento che sovrasta il paese con un muraglione. L’edificio presenta caratteri tipicamente seicenteschi. La Bastita nata agli inizi del ‘300 come fortino “in legno e fascinacci” ad opera dei guelfi, dopo la sconfitta dei ghibellini, assunse ben presto le caratteristiche di un castello “primordiale”. Ai fini dell’800 risale anche la grande meridiana affissa al muro, definita “il cronometro svizzero delle meridiane” per l’altissima precisione raggiunta. Nel ‘900, la Bastita, di proprietà della famiglia Chiaves, non subisce modifiche rilevanti a parte la realizzazione di tre archetti sulla facciata Est e un rosone ovale sovrastante l’ingresso principale. Attualmente sono in corso lavori di restauro.
CHIESA PARROCCHIALE
Sorge subito sotto il Castello. All’origine non era parrocchiale; indicata come “oratorio di S. Caterina” e’ appunto dedicata a S. Caterina d’Egitto o della Ruota. Nel 1678 la chiesa viene ampliata e viene costruito il campanile, dotato di ben cinque campane, accordate in scala diatonica. In tale occasione viene promossa a Chiesa Parrocchiale. La Chiesa e’ a pianta rettangolare, con abside semicircolare. Quattro cappelle a destra intercomunicanti e tre a sinistra costruiscono un insieme che può dare l’impressione di trovarsi in una Chiesa a tre navate. Le cappelle di destra erano di proprietà privata degli Scarampi, dei proprietari della Bastita, Galvagno, e costituivano anche luogo di sepoltura dei componenti di dette famiglie.
PALAZZO MUNICIPALE
L’edificio risalente ad epoca sei-settecentesca, costituito da due corpi di fabbrica, presenta nei muri verso la piazza una scarpa molto pronunciata, che gli conferisce un aspetto autorevolmente solido. Recentemente restaurato ed ammodernato con cura conserva in un salone interno un soffitto del tipo a cassettoni di gesso, particolarità artistica del territorio, discretamente conservato.
CASA GALVAGNO
Si trova a una sessantina di metri dal Municipio, verso Cortandone. Appartenne a Baldassarre Galvagno, (che acquistò poi la Bastita), e fu venduta dai suoi discendenti alla famiglia Grande. La casa conserva il solido, ma aggraziato aspetto seicentesco, e in alcuni punti, sbiadito dal tempo, l’originale colore rosa antico.
CHIESA DI SANTA MARIA DEL FONTE
E’ stata la Chiesa parrocchiale prima dell’attuale, ed e’ ora la Chiesa del Cimitero, che le sorse accanto. Risale al secolo XIV, oggi il suo aspetto e’ sei-settecentesco, il coloro grigio chiaro, con nervature e cornicioni più scuri. Al suo interno conserva un altare del ‘700 in legno, recentemente restaurato, staccato dalla parete e messo in posizione “moderna”.
CHIESA DI SAN GRATO
Sorge in cima al Bricco Scaiola; di origini seicentesca venne dedicata da un frate del luogo appunto questo santo, protettore delle messi e dell’agricoltura. Conserva al suo interno una preziosa pala d’altare in tela del 1608, e un antico messale, stampato a Lione nel 1698.
CHIESA DI SAN CARLO
Anch’essa di origine seicentesca, e’ la Chiesa titolare della frazione. Dai documenti del 1742 risulta munita di portico, in seguito ricoperto e chiuso al fine di ingrandire la chiesa.
Eventi
gennaio : bagna cauda
Marzo : carnevale monalese
maggio : festa dei gerani
giugno : festa delle rose
giugno : mercato del naturale e del biologico
novembre: festa patronale di Santa Caterina
Foresteria del Castello Scarampi
Affittacamere Cascina del Lago – via Serra Tornese 4
Gastronomia
Caffè mimosa : ristorazione, bar , gelati di produzione propria
Appaloosa Pub Pizzeria
prodotti tipici
funghi champignons (Monalfungo)
formaggi di capra (Cascina San Salvatore)
vini barbera e freisa (Il vino dei Padri – Cisero Domenico)
prodotti di pasticceria (tirà, bunet ecc.)
Tempo Libero
La posizione di Monale, tra dolci colline, castelli e borghi medievali, offre il terreno ideale per rilassanti passeggiate a piedi e in bicicletta.
Asti – centro storico – Viatosto
Cortazzone – chiesa romanica San Secondo
Montechiaro d’Asti – chiesa dei SS. Nazario e Celso
Cortanze – Castello
Colle di CastelnuovoDon Bosco – abbazia di Vezzolano – chiesa romanica di Mongiglietto.
Come Arrivare
Dove Siamo
Monale si trova a circa 10 Km dal casello autostradale di Asti-Ovest e circa 15 Km dal casello autostradale di Villanova d’Asti – Stazioni Ferroviarie a Baldichieri d’Asti e Villafranca d’Asti.