Tonda, gentile, tribolata. Dietro questi aggettivi si cela la gustosa varietà di nocciola coltivata in Piemonte, uno dei tre marchi di qualità di cui l’Italia, secondo produttore al mondo dopo la Turchia, può andare fiera di avere. Il Belpaese infatti è l’unico a vantarne ben tre a livello europeo: la Nocciola di Giffoni Igp, la Nocciola Romana Dop e la Nocciola Piemonte Igp. Quest’ultima è ancora una volta protagonista di un evento molto interessante a Benevello (Cuneo) nell’alta Langa, in una cornice splendida che è Villa d’Amelia (loc. Manera), relais di charme e buongusto (fregiato di una stella Michelin) che ospita mercoledì prossimo (27 novembre) la terza edizione di “Nocciola in tavola”, rassegna dedicata alla gentil tonda piemontese, che culmina in una serata di gusto totalmente gratuita e aperta al pubblico su prenotazione nella quale dodici grandi chef e pasticceri italiani e stranieri si confrontano sull’utilizzo della nocciola in preparazioni dolci e salate.
Gli ospiti protagonisti? Da Martín Berasategui (6 stelle Michelin) insieme al suo chef Paolo Casagrande del ristorante Lasarte (2 Michelin) di Barcellona (Spagna) ad Alfonso Caputo (1 Michelin) dellla Taverna del Capitano di Massalubrense (Napoli); dallo svedese Michael Goran Amnegard, chef del Kung Blacke di Blaxsta Vineyard (Svezia), fino – ovviamente – ai resident Damiano Nigro e Gianluca Fassina, chef e pasticcere del Relais Villa d’Amelia. Per prenotazioni (posti limitati) inviare una e-mail a ecodina@villadamelia.com. Info: 0173.529225.
Da quest’antica residenza dell’Ottocento situata sul crinale di una collina in località Manera vicino Alba, terra rigogliosa e odorosa di vini e tartufi d’eccellenza e immersa nei noccioleti con vista sulle colline del Barolo e sulle Alpi, si può partire per visite guidate in una delle cantine storiche e più pregiate della zona: Ceretto che produce etichette eccellenti di rosso (Barolo Bricco Rocche, Barolo Prapò e Barolo Cannubi San Lorenzo; Barbaresco Bricco Asili), di bianchi (Langhe Doc Arneis Ceretto) e il Moscato d’Asti, tutti in degustazione per chi vuole visitare azienda e cantine 7 giorni su 7 con orario continuato dalle 10.00 alle 17.00. È consigliabile prenotare alla mail: visit@ceretto.com o telefonare allo 0173.285942.
Ma non solo etichette da sorseggiare. Anche in termini di nocciole, Ceretto la sa lunga: da quando ha rilevato la Relanghe, azienda che produce i migliori torroni d’Italia (dolce dalle origini antichissime, che nelle Langhe è soprattutto friabile alla Nocciola Piemonte Igp) e che fornisce le nocciole anche a Gobino (antichi cioccolatai in Torino) di cui distribuisce i prodotti in tutta Italia, l’azienda segue la lavorazione in ogni suo passo: dal noccioleto fino all’area di produzione per garantire la massima qualità lungo tutta la filiera produttiva e permettere la rintracciabilità totale del prodotto. La ricetta tradizionale unisce il miele, lo zucchero bianco di canna, un velo di vaniglia e solo la tonda gentile piemontese, ritenuta la migliore del mondo.
L’accurata tostatura delle nocciole, la lunga cottura della pasta in caldaie a vapore ed il tiraggio effettuato completamente a mano in stampi di legno, sono le fasi che concorrono all’eccellenza del risultato finale. Parlando di ricette d’autore sul tema, da non perdere una sosta golosa ad Alba in uno dei templi della cucina italiana: il ristorante Piazza Duomo ad Alba, di proprietà dei Ceretto, capitanato dal talentuoso chef Enrico Crippa, insignito di tre stelle Michelin (nel 2006 la prima importante conferma del suo talento con la prima e nel 2009 la seconda stella e il 14 novembre 2012 Enrico Crippa ottiene la terza stella Michelin), che ha in carta fra i suoi dolci una girella alla nocciola tonda gentile del Piemonte che vale il bis (piazza Risorgimento 4, 0173.366167;).
Ma c’è ancora di più: fra pochi giorni, la tonda regina italiana parte per una tournée oltreoceano, in matrimonio con un altro sovrano italiano, Sua maestà re tartufo, per la sesta edizione di “Tartufi & Nocciole” (“Truffles & Hazelnuts” dinners tour), evento gourmet e turistico che comincia il 26 novembre in Canada e poi prosegue negli Stati Uniti che vede i gioielli e le ricette della cucina langarola e piemontese protagonisti sulle tavole di alcuni tra i più prestigiosi e rinomati ristoranti d’oltreoceano (la manifestazione inizia ad Edmonton in Alberta e prosegue a Vancouver per entrare poi negli Usa coinvolgendo Portland in Oregon, Napa Valley, San Francisco e Los Angeles in California).
Partita in sordina nel 2009 per presentare la partecipazione italiana alle Olimpiadi di Vancouver 2010, l’iniziativa ha riscosso un successo inaspettato al punto che gli organizzatori, per accontentare le numerose richieste pervenute, hanno dovuto dividere in due tranche il calendario degli eventi: una per la costa ovest a dicembre 2013 e una seconda per la costa est a gennaio 2014. In questa edizione sono previsti 19 eventi tra cene, conferenze e lezioni di cucina: 8 per la prima parte e 11 per la seconda. “Abbiamo iniziato qualche anno fa quasi per gioco con tre cene a Vancouver, in California e Oregon – racconta Carlo Zarri, ideatore e curatore della tournée. – Oggi siamo arrivati ad un numero inaspettato di eventi che copre tutto il Nord America da Ovest a Est e da Nord a Sud. Interessante anche il fatto che abbiamo dovuto espandere la tipologia di eventi includendo conferenze, degustazioni e lezioni di cucina sempre a tema tartufi e nocciole.
Alcune sono eventi i cui introiti vanno in beneficenza come per esempio una lezione di cucina che un magnate canadese si è aggiudicato ad un asta benefica offrendo oltre 9000 dollari canadesi per ospitare e dimostrare a 20 persone privilegiate come si preparano alcuni piatti a base di nocciole e di tartufi.” Qualche ricetta in anteprima che volerà in America? Scottato di vitello servito con la maionese di Nocciole Piemonte Igp, pappa di pomodoro con biscotto di mais al tartufo, tajarin langaroli al tartufo, filetti di maialetto con peperoni caramellati e granella di Nocciole Piemonte Igp. Fra i dolci la solida tradizione piemontese con torta di Nocciole Cortemilia, Nocciole Piemonte Igp zuccherate, Bunet della nonna. Qui il sito ufficiale dell’organizzazione.
Golosità che senza dover volare così lontano si possono gustare anche al Nocciola day 2013, il prossimo 15 dicembre, in tutte le “piazze” italiane dove la nocciola ha un ruolo storico, agricolo, commerciale, culturale e imprenditoriale: Roma, Milano, Torino, Napoli, Palermo e i 240 paesi “corilicoli” dello Stivale sono di nuovo il palcoscenico, a metà dicembre, della seconda “giornata nazionale” dedicata alla nocciola italiana, iniziativa ideata dall’Associazione nazionale Città della Nocciola per promuovere la corretta conoscenza di questo alimento, cosi importante da un punto di vista nutrizionale, culturale e oggi anche turistico.
Degustazioni, laboratori sensoriali, escursioni guidate sui sentieri della nocciola, menu dedicati in ristoranti e altri luoghi, convegni, mostre fotografiche, stand a tema si alternano in ogni angolo del paese, dal Piemonte alla Sicilia, per una vera e propria festa della nocciola. “Un alimento cardine della dieta mediterranea, di altissimo profilo nutrizionale, garantito e controllato in ogni fase della filiera produttiva, dalla pianta alla tavola – afferma Rosario D’Acunto, presidente dell’Associazione – Rappresenta anche un’attrattiva di tendenza per i sempre più numerosi appassionati di turismo rurale ed enogastronomico.
E stiamo anche cercando di introdurla nelle mense scolastiche come alimento importante nell’età della crescita per le sue virtù nutrizionali”. Ricca di vitamine E, B, C la nocciola è un frutto molto digeribile e leggero, adatto ai bambini e agli sportivi. Inoltre ha ferro, rame, zinco e selenio oligoelementi importanti per il corretto funzionamento cellulare. E ancora il 40% della nocciola è costituito da acidi grassi monoinsaturi, come l’acido oleico, che contribuisce a mantenere il colesterolo cattivo (Ldl) a livelli bassi.
E per finire curiosando e incuriosendo sul mondo sorprendente della nocciola ecco una interessante simbologia in 12 punti sul frutto firmata da Irma Brizi, panel leader della nocciola italiana e noccioltester ufficiale dell’Associazione nazionale Città della nocciola:
1) Una leggenda cristiana narra che la Madonna mentre andava a raccogliere fragole per Gesù bambino, fu minacciata da una vipera, la Vergine fuggendo trovò riparo nascondendosi in un cespuglio di albero di nocciolo. Per questo motivo sin dai tempi antichi si pensa che un ramo di nocciolo è la difesa più sicura contro serpi e rettili.
2) Il bastone di Asclepio è un antico simbolo greco associato alla medicina rappresentato da un serpente attorcigliato ad un ramo di legno di nocciolo, il primo raffigura il male, la malattia mentre l’altro ha la funzione di difesa. Presso gli antichi romani il nocciolo assume un simbolo di felicità e fertilità, da qui l’usanza di regalare alberi ai promessi sposi.
3) Nei dipinti rinascimentali come la Pala di San Zeno del Mantenga e la Madonna Lochis di Carlo Crivelli nelle ghirlande assieme ad altra frutta sul capo della Madonna con il Bambino, è raffigurata la nocciola in funzione di salvezza e protezione.
4) Nelle riproduzioni di nature morte del ‘600, le nocciole spesso sono raffigurate con l’involucro fogliare in questo caso assumono il significato di trinità ossia un frutto suddiviso in tre parti: involucro fogliare, guscio e seme.
5) Nella letteratura straniera ed anche in quella italiana il nocciolo è legato al mondo del fantastico e assume poteri magici, per Shakespeare in Romeo e Giuletta, nel sogno di MercuZio il cocchio di Mab, Regina delle fate, è un guscio di legno di nocciolo, per D’Annunzio nella poesia “Settembre” assume funzione di difesa contro vipere e serpi, ben nota ai pastori che hanno la consuetudine di scegliere un robusto ramo di nocciolo per farsi l’inseparabile bastone.
6) Gozzano nella “Messaggera Marzolina” evidenzia il significato di felicità dovuto alla presenza degli amenti penduli e verdi del nocciolo che colorano lo spoglio paesaggio invernale.
Nella fiaba Cenerentola “Aschenputtell” dei Fratelli Grimm, scrittori di fiabe tedeschi, il nocciolo, possiede connotati positivi e magici, furono, infatti, i poteri di un alberello di nocciolo, cresciuto sulla tomba della mamma di Cenerentola, ad aiutare la figlia.
7) Walt Disney, con una chiara allusione alle proprietà magiche del frutto, crea il personaggio “Hazel wicht”, Strega Nocciola, in “Trick or Treat”, cortometraggio del 1952, ambientato ad Halloween.
8) Il legame del nocciolo con le forze sovrannaturali è ricorrente nella tradizione di ogni paese e in ogni epoca, i Rabdomanti usano un ramo biforcuto di nocciolo per individuare vene d’acqua, le Streghe di Otranto usavano un rametto che piegandosi indicava il luogo del tesoro nascosto.
9) I Celti, lo chiamavano “Coll”, rappresentava una divinità ed era considerato simbolo della saggezza: un seme dolce e compatto, racchiuso in un guscio impenetrabile alle stoltezze del popolo. I simpatici Gnomi, folletti del bosco amati dai bambini, adorano le nocciole, fanno parte della loro dieta giornaliera.
10) Nell’immaginario collettivo la nocciola è associata al torrone e al cioccolato. Torrone deriva dal verbo latino torrére = tostare e dallo spagnolo turròn = abbrustolito, essendo la nocciola tostata il primo ed indispensabile ingrediente di questa specialità.
11) Per Varrone la parola Cupedia, l’antenato del torrone, deriva da “Forum cupidinis” letteralmente mercato delle voglie, desiderio di ghiottonerie, delizie per il palato.
12) Nella pasticceria Pietro Ferrero di Alba il 20 aprile 1964 nasce il primo vasetto di Nutella.
“Nut” in inglese nocciola, fu aggiunto il suffisso “ella” che ingentiliva la parola facendo intuire la dolcezza e la spalmabilità del prodotto. La famosa crema alla nocciola diventa un mito nel 1984 nel celebre film di Nanni Moretti “Bianca”; grazie alla scena in cui l’attore nudo spalma la voluttuosa crema sul pane attingendo da un enorme barattolo. Per informazioni sul territorio: Ente turismo Alba Bra Langhe Roero – Alba (Cn); telefono +39 0173 35833; www.langheroero.it