A seguito della richiesta dell’Associazione Nazionale Città della Nocciola, coordinamento Campania, è stato avviato martedì 5 febbraio, grazie al ruolo determinante dell’on. Nugnes, delegata all’Agricoltura del Presidente Caldoro, il Tavolo Corilicolo Regionale che scaturì come proposta dell’Assise Regionale dei comuni campani della nocciola tenutasi a Camposano il 17 dicembre 2012.
In Campania, ha dichiarato il presidente D’Acunto, urge un Piano Corilicolo Regionale e i diversi soggetti della filiera produttiva, commerciale e istituzionale si sono dichiarati pronti a dare il loro contributo.
Il nostro Paese è il secondo produttore al mondo di nocciole e la Campania è la realtà geografica europea più interessata alla coltivazione del nocciolo, perché produce il 40% circa del totale delle nocciole italiane e il 30% circa di quelle dell’Europa comunitaria.
Oggi il nocciolo rappresenta ancora una valida alternativa alle classiche coltivazioni, dal punto di vista produttivo, economico e occupazionale. È una cultura di facile realizzazione, con bassi costi d’impianto e conduzione. Ma c’è la necessità per le nostre aziende, di crescere in qualità e soprattutto in capacità di stare sui mercati in forma aggregata.
Occorre, in Campania, un Progetto di sviluppo che metta la coltivazione del nocciolo in primo piano favorendo la qualità del prodotto, il primo insediamento, allocando risorse per la realizzazione di nuovi impianti, nonché l’estirpo ed il reimpianto di quelli vecchi e non più produttivi; risorse per l’acquisto di terreni, miglioramenti strutturali, acquisto macchinari innovativi da utilizzare nelle diverse fasi della filiera; attivare le procedure per facilitare l’accesso al credito; complementarietà delle risorse e degli investimenti realizzabili con fondi OCM e PSR, che è una criticità del settore.
La Campania, per le sue condizioni critiche nel comparto, necessita quindi di un Piano regionale, in cui convergano interessi e proposte da parte di tutti i soggetti di questo complesso sistema
Il Presidente Nazionale
Rosario D’Acunto
